Benvenuti a Casa di Fiorendo

Benvenuti a Casa di Fiorendo

Il progetto di questo B&B nasce sicuramente dall’amore per Nimis, per la sua storia, le sue zone e le sue tradizioni.

Nimis è un piccolo paese della pedemontana friulana ed è un punto di riferimento in ambito enogastronomico considerando le numerose cantine, ristoranti, agriturismi, frasche e realtà che troviamo in quasi tutti i borghi e frazioni che lo compongono. Le sue chiese storiche, alcune collocate in posizioni panoramiche, sono spesso scelte dai futuri sposi provenienti da tutto il Friuli e non solo.

Il paese è circondato dalla natura e offre una vasta scelta di percorsi immersi nel verde da scoprire durante le vostre camminate o gite in bicicletta. I nomi assegnati alle camere sono, a tal proposito, riferite a tipiche zone di natura del paese.

… i boins, i trescj e chei di NIMIS …

Il nome “Ca’ di Fiorendo” è nato da una nostra simpatica idea di far calzare un doppio significato inteso, in lingua italiana, come “Casa di Fiorendo” ed, in lingua friulana, come “qua da Fiorendo”.

Fiorendo Comelli era il nome dell’ultimo proprietario della casa, un vero e proprio personaggio del nostro paese, conosciuto da tutti.

Il nome del B&B vuole essere proprio un ponte che collega il passato con il futuro, filosofia che abbiamo osservato per tutto il progetto di ristrutturazione.

Il progetto di questo B&B nasce sicuramente dall’amore per Nimis, per la sua storia, le sue zone e le sue tradizioni.

Nimis è un piccolo paese della pedemontana friulana ed è un punto di riferimento in ambito enogastronomico considerando le numerose cantine, ristoranti, agriturismi, frasche e realtà che troviamo in quasi tutti i borghi e frazioni che lo compongono. Le sue chiese storiche, alcune collocate in posizioni panoramiche, sono spesso scelte dai futuri sposi provenienti da tutto il Friuli e non solo.

Il paese è circondato dalla natura e offre una vasta scelta di percorsi immersi nel verde da scoprire durante le vostre camminate o gite in bicicletta. I nomi assegnati alle camere sono, a tal proposito, riferite a tipiche zone di natura del paese.

… i boins, i trescj e chei di NIMIS …

Il nome “Ca’ di Fiorendo” è nato da una nostra simpatica idea di far calzare un doppio significato inteso, in lingua italiana, come “Casa di Fiorendo” ed, in lingua friulana, come “qua da Fiorendo”.

Fiorendo Comelli era il nome dell’ultimo proprietario della casa, un vero e proprio personaggio del nostro paese, conosciuto da tutti.

Il nome del B&B vuole essere proprio un ponte che collega il passato con il futuro, filosofia che abbiamo osservato per tutto il progetto di ristrutturazione.

– Arold e Tina –

Prima

Oggi

La storia della nostra casa

Il B&B “Ca’ di Fiorendo” è una struttura completamente rinnovata ed il nostro intento è stato quello di mantenere l’autenticità della casa, risaltando il più possibile i suoi punti di forza, con un tocco di modernità.

La struttura faceva parte di una tenuta storica di Nimis che comprendeva più stabili; il nostro edificio probabilmente era la parte adibita alle stalle ed alla cantina. Nel corso degli anni sono state apportate variazioni architettoniche e realizzati due ampliamenti, facilmente visibili osservando i lati lunghi delle facciate.

Si narra che l’edificio sia sopravvissuto ai bombardamenti ed agli incendi della seconda guerra mondiale e che nel suo originale pozzo fossero state gettate armi confiscate durante tale conflitto. Non si è mai saputo se questa fosse verità o legenda, ma il pozzo fu conseguentemente demolito e si salvò solamente il cerchio composto da quattro elementi di pietra. Durante la ristrutturazione si è deciso di ricostruire il pozzo, in posizione diversa, recuperando lo storico cerchio.

La struttura, dopo il tremendo sisma del 1976 che rase al suolo diversi comuni del Friuli Venezia Giulia, subì danni a livello strutturale ma resistette in piedi. I danni ci furono, ma recuperabili e negli anni successivi vennero realizzati interventi quasi puramente strutturali.

Come è nata l’idea della nostra struttura

L’idea di recuperare la casa, nasce da un’intuizione di Arold che, grazie all’aiuto di tutte le persone coinvolte ed in particolar modo del magistrale Stefano Gori, si è trasformata in un vero progetto che è diventato realtà in poco più di un anno e mezzo.

La parte progettuale e burocratica è stata gestita dal dream team composto dal geniale architetto Corrado De Biasio (direttore artistico), dal super tecnico Alberto Chiappini (progettazione edile e strutturale), dal fluidodinamico Andrea Patat (progettista termotecnico ed asseveratore), dall’elettrostatico Stefano Arnoldo (progettista elettrico e “super-coordinatore”), dal precisissimo Marco Balloch (commercialista vistatore), dal geometrico Luigino Patat (accatastamento) e dall’erogatore Alessandro Cauti (direttore banca).

La  sistemazione del cortile interno è frutto del lavoro dei fenomenali Toni e Franco Baiutti. Il pozzo  è quel tocco di classe che solo l’inarrivabile Attilio Munini poteva fare. Il tetto della casa è stato rifatto completamente dalla ditta fratelli Vidoni. Come non notare, poi, la bellezza dei muri magistralmente recuperati dalla squadra dei “maestri del sasso” di Forgiarini Ivano. Per i meravigliosi serramenti il grazie va al footgolfer Ivan Muzzin e anche al formidabile Michele Bianco che, visto il suo talento fotografico, si è occupato anche delle immagini che troverete in questo sito. I marciapiedi e la pavimentazione del porticato esterno sono state realizzate da Willian Pol Bodetto. All’interno, impossibile non notare subito i pavimenti in pietra e tavelle d’epoca posate dell’inarrestabile Stefano Bertossio. La scala che porta al piano superiore e la posa dei listoni in larice spazzolato è merito del fenomenale Toni Sevino. Nella sala colazioni, il soffitto a volta a crociera del grigliatore volante Sergio Anzil è un vero capolavoro. Il tocco artistico dell’insegna, del logo e delle lampade è frutto dell’ingegno dell’artista Fabio Comelli. Le porte interne sono davvero uniche e sono opera del ligneo Lorenzo Gentilini. Il fabbro di fiducia che si è occupato di molti dettagli fondamentali e dei box per le biciclette è il ferreo Fabio Coassin. Le stupende camere sono state ideate e rifinite in tema di arredi da Emiliano Stolfo con assemblaggio dell’esile Carlo Slobbe, come pitture dall’accoppiata Irene ed Augusto Treppo e come tendaggi dalla creativa Assunta.

Gli impianti idraulici merito del grandissimo Antonio Pertoldi (l’aiuto non è stato solamente lavorativo) e del suo team; mentre per la parte elettrica i ringraziamenti vanno agli elettrolitici Federico Vidoni e Luca Vidoni e tutta la squadra. Non ultimo è stato fondamentale il supporto fisico, psicologico (alto livello di sopportazione) e creativo della caleidoscopica Valentina.

Fondamentali sono stati anche l’ingegnoso Emiliano Superina, il braccino Clirim Spaneshi, il cantautore Marino Bertolla, il moro Luca Bressani, il felez Michele Cecconi, il cybernetico Giandomenico D’orlando, la sicurezza Igor Gollino, il brevettista Luca Pascolo, Luciano nicknamed Pedotto, l’impara uomo Leonardo Meneghini, l’insaziabile Luca Venuti, il super Massimiano Attimis, i Lilos Pierino ed Enrico Mini ed un ringraziamento va a tutti coloro che sono passati durante le varie fasi dei lavori a farci visita perché il nostro non è stato solo un semplice cantiere, ma anche un momento di convivialità che ci ha permesso di conoscere persone davvero uniche con cui si è creato o rafforzato un rapporto di amicizia.

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Via Braiduzze, 1 – 33045 Nimis (UD)